Antonella Calabrese
Psicologa Psicoterapeuta
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Quando il tempo non guarisce le ferite. Trauma ed EMDR.

da | Apr 11, 2023 | Traumi

Quando il tempo non guarisce le ferite. Trauma ed EMDR

Ti capita di soffrire per un evento spiacevole anche quando è passato molto tempo dal esso?
Avere le stesse sensazioni, emozioni e pensieri come se lo stessi rivivendo?
O provare lo stesso disagio di fronte a qualcosa che ha aspetti in comune alla situazione difficile?
O provare delle reazioni che sembrano eccessive e ingiustificate?
Forse provi ansia, nervosismo, irritabilità, blocchi, paure, sensazione che potrebbe succedere qualcosa di brutto.
Oppure potresti avere quella che si chiama “anestesia emotiva” cioè sentirti disconnesso dalle tue emozioni.
Non sei sbagliata, tutto ciò è normale!

Potrebbe trattarsi di un trauma.

Cos’è un trauma? Quali traumi esistono?

Il trauma è un evento o una serie di eventi, stressanti,improvvisi ed esterni, che rendono la persona inerme e priva delle sue strategie di difesa e adattamento. Inoltre il trauma modifica il modo di vedere se stessi e il mondo.
Vi sono diversi tipi di traumi:

“grandi traumi”

Esperienze che minacciano la vita e l’integrità fisica della persona o di chi le è accanto. Parliamo quindi di eventi di grande portata, come disastri ambientali, incidenti o gravi aggressioni e abusi.

“piccoli traumi”

In questi rientrano molte situazioni comuni ed emotivamente stressanti che possono essere sia subite che viste:

  • umiliazioni
  • trascuratezza
  • rifiuto e abbandono
  • bullismo
  • situazioni economiche precarie
  • situazioni conflittuali o caotiche in famiglia
  • disinteresse o non apprezzamento da parte dei genitori
  • responsabilità premature rispetto all’età (ad esempio dovere accudire fratelli minori)
  • percepire che ci sono segreti in famiglia

Possiamo anche soffrire per via di percezioni errate o per episodi di poca gravità visti da una
prospettiva adulta, ma che da bambini sono stati vissuti come gravi e spaventanti.

Questi purtroppo sono molto comuni e possono persino diventare più pericolosi perché non li
identifichiamo come traumi e, nella loro frequenza, ci fanno soffrire per via di un effetto
cumulativo.
La reazione al trauma varia da persona a persona.
Può capitare che gli effetti di queste esperienze siano invalidanti e si continuino a presentare nel corso della vita fuori dal controllo cosciente, influenzando il modo di interpretare ciò che accade e generando sofferenza.

C’è una soluzione a tutto questo?

La soluzione di elezione per la risoluzione di un trauma è la terapia EMDR, che regola le emozioni forti e ci offre la possibilità di rielaborare l’accaduto.
EMDR significa letteralmente Eye Movement Desensitization and Reprocessing (desensibilizzazione e rielaborazione tramite i movimenti oculari) ed è una tecnica che si basa sui movimenti oculari per favorire la nostra naturale capacità di rielaborare i ricordi.

Come funziona l’elaborazione dei ricordi?

Tutte le persone hanno un sistema cerebrale innato che consente di elaborare le esperienze in un’ottica di benessere e autoguarigione.
Immagina di avere litigato con una tua amica, probabilmente sei molto arrabbiata, hai paura di perdere l’amicizia e hai reazioni fisiche e pensieri che seguono l’episodio. Di sera sei ancora turbata, ne parli anche con il tuo compagno e poi vai a dormire. Il mattino seguente non ti senti più così arrabbiata, riesci a vedere l’episodio da una prospettiva più ampia, ti rendi conto che la situazione non è così grave, e valuti di parlare con la tua amica e riparare la relazione.
Il tuo sistema di elaborazione delle informazioni durante il sonno ha rielaborato l’episodio. Nella fase di sonno R.E.M. (che è quella in cui ci sono dei rapidi movimenti oculari) il cervello ha elaborato quanto successo mantenendo le informazioni utili alla sopravvivenza e al benessere.
Ad esempio il cervello potrebbe mantenere l’informazione che la tua amica è fatta un po’ così e che anche tu l’hai provocata ed entrambe eravate un po’ stanche e nervose, alla fine già in altre situazioni avete avuto discussioni che si sono risolte positivamente ; quindi le emozioni di rabbia e paura e il dialogo interno non utile svaniscono.

Questa è una elaborazione dell’episodio.

Purtroppo quando si vive un evento traumatico le risposte biochimiche che evocano questo evento (ad esempio adrenalina e cortisolo) bloccano il sistema innato del cervello di elaborazione delle informazioni.
Come conseguenza di questo blocco le informazioni collegate al trauma restano intrappolate con le emozioni,le sensazioni fisiche e convinzioni presenti al momento del trauma. Non possono connettersi a qualcosa di più adattivo e la traccia rimasta non elaborata in memoria ci rende vulnerabili, continua a creare disagio.
Succede che alcuni stimoli della vita quotidiana che hanno un aspetto di similitudine con l’evento spaventante richiamino l’evento conservato in memoria e ci facciano sentire esattamente come in quel momento. Il passato è presente.
La buona notizia è che grazie alla terapia EMDR mediante le sollecitazioni oculari (o altri tipi di stimolazioni) ci si può desensibilizzare rispetto al ricordo dell’esperienza traumatica e vederlo distante, senza tutta la carica emotiva. Il ricordo è visto da una prospettiva più ampia e lontana, viene lasciato nel passato e smette di far soffrire nel presente.

Vedo il ricordo come qualcosa accaduto nel passato ,è distante nel tempo e posso parlarne con lucidità. Mi dispiace sia successo ma non condizionerà più la mia vita in modo negativo, anzi! Voglio dargli un significato e proteggere le altre persone affinchè non capiti anche a loro.

Tutti abbiamo il diritto e la possibilità di vivere una vita libera dalla sofferenza del passato e ricca di significato e crescita!
Se il tema del trauma ti ha suscitato dubbi o curiosità scrivimi o telefonami, ti risponderò volentieri!

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