Antonella Calabrese
Psicologa Psicoterapeuta
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Manie di perfezionismo nella vita e nel lavoro? Come allontanarti da questa morsa

da | Lug 10, 2024 | crescita personale, Psicoterapia

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Nella frenesia quotidiana, inseguire la perfezione può sembrare una virtù. Ma sei davvero consapevole del prezzo che paghi per questa incessante ricerca? Le manie di perfezionismo potrebbero sembrare fedeli alleati, ma in realtà sono solo una prigione dorata che limita la tua creatività, soffoca la tua spontaneità e annienta il tuo benessere.

In questo articolo, scopriremo insieme strategie efficaci per riconoscere i segni, sfidare le aspettative irrealistiche e riconquistare la libertà di vivere e lavorare con autenticità e serenità. Preparati a liberarti dalle catene del perfezionismo e a scoprire un nuovo modo di esistere, imperfetto ma infinitamente più felice.

Come dico sempre, possiamo affrontare insieme questa sfida con grinta e gentilezza!

Come riconoscere le manie di perfezionismo?

Il perfezionismo si manifesta attraverso una serie di comportamenti e atteggiamenti che possono sembrare positivi, ma che spesso conducono a stress e insoddisfazione. Riconoscerlo inizia dall’osservazione di alcune tendenze chiave: l’incessante insoddisfazione per i risultati ottenuti, anche quando sono buoni; la paura di commettere errori che porta a procrastinazione o paralisi decisionale; e l’impostazione di standard irraggiungibilmente alti, sia per sé stessi sia per gli altri.

Le manie di perfezionismo possono includere il continuo rilavorare progetti a dispetto di feedback positivi, l’eccessiva attenzione ai dettagli a scapito della visione complessiva, e un senso di fallimento in situazioni dove gli altri vedrebbero successo. Riconoscere questi segni è il primo passo per affrontare il perfezionismo e ridurre il suo impatto limitante sulla vita quotidiana.

Quali sono i segnali a cui prestare attenzione?

•   Lavorare eccessivamente e sentire che devi lavorare in questo modo per fare le cose “correttamente” 


•   Controllare ripetutamente il tuo lavoro per evitare imperfezioni 


•   Non essere mai soddisfatta del tuo lavoro

•   Perdersi nei dettagli e avere difficoltà a vedere il disegno più ampio 


•   Avere difficoltà a prendere decisioni e paura paralizzante di prendere la decisione sbagliata 


•   Ricercare rassicurazioni sulla qualità del tuo lavoro o delle tue prestazioni 


•   Avere bisogno che le cose siano eccessivamente ordinate 


•   Aspettarsi un comportamento perfetto dai propri familiari

•   Essere irritabile, perdere la pazienza, essere critica verso gli altri 


•   Preoccuparsi di essere giudicata negativamente dagli altri, sentirsi ansiosa nelle situazioni sociali 


•   Essere eccessivamente critica o giudicante verso  il tuo aspetto 


•   Essere giudicante, pignola o meticolosa verso gli altri 


Se ti riconosci in molte di queste descrizioni potresti essere vittima del perfezionismo. Il perfezionismo è un atteggiamento mentale molto diffuso che può impattare nella tua vita in diversi ambiti ,dal lavoro alle relazioni e nel rapporto con te stessa. le manie di perfezionismo cambiano con il tempo e se continui a ignorarle, rischi di peggiorare la situazione.

Essere perfezionista è sbagliato?

Assolutamente no. Attenzione, non è che se ti senti perfezionista stai sbagliando qualcosa. Qui faccio riferimento alle manie di perfezionismo vere e proprie: quelle che rischiano di diventare dei blocchi!

Essere “perfezionista”  è una espressione carica di significati  e credo che spesso ci sia confusione a riguardo.

Alcune persone ritengono che essere perfezioniste sia positivo, un modo per dire al mondo “io sono una che fa le cose fatte bene” e non vogliono rinunciare a questo modo di fare;

però in realtà essere perfezionisti non significa fare le cose fatte bene e abbandonare il perfezionismo non significa diventare superficiali.

Quali sono le conseguenze?

La conseguenza più probabile di un approccio perfezionistico è soffrire di burnout (ti esaurisci nel fare le cose), procrastinazione (se non puoi  farle perfette allora rimandi) o evitamento (se non puoi fare le cose perfettamente allora non le fai).

Prima di tutto vorrei condividere con te una definizione più ampia di cos’è il perfezionismo: il perfezionismo è l’incontro tra uno standard eccessivamente (se non irrealisticamente) elevato e una rigida aderenza a questo standard. Il problema non è voler fare un ottimo lavoro, ma immaginare standard troppo elevati ed essere rigidi rispetto ad essi. E’ un po’ come volere 100/100 e accettare solo 100!

Cosa succede nella nostra testa quando rincorriamo l’ideale di perfezione?

Se esplorassimo cosa succede quando siamo nelle morse del perfezionismo è come avere una serie di regole in testa simili a queste:

  • ”devo fare le cose fatte bene”
  • “non posso commettere errori”
  • “tutto deve essere perfetto”

 e farsi condizionare da esse, lasciare che dirigano le nostre azioni.

È un dialogo interno che ti suona familiare?

Se sì, ti domando: per te queste regole di perfezione sono utili o no?

Portano dei vantaggi nella tua vita?

Forse si, magari ti fanno sentire motivata, oppure ti ispirano a lavorare bene, spesso però queste regole hanno come conseguenza più probabile intrappolarti  nei pensieri e non nella realtà, e crearti blocchi e sofferenza.

Desidero aiutarti a  portare consapevolezza sulle tue regole, ovvero comprendere quali sono , quando emergono nella tua mente e quando è giusto seguirle o chiedere loro di lasciarti respiro per agire con più consapevolezza e intenzionalità.

Prova questo esercizio:

Se sei disponibile ,ti invito a prendere carta e penna e rispondere a questa domanda:

Ci sono delle regole che ti vengono in mente rispetto al lavoro, alla tua vita relazionale, o al tuo aspetto?

Ad esempio:

  • “devo fare tutto bene,
  • “nessun dettaglio deve essere trascurato”,
  • ”non posso delegare perché nessuno farà tutto bene come me” .

In quali situazioni si presentano con insistenza e ti condizionano nei comportamenti?

Quando ti portano a lavorare eccessivamente o rinunciare a quello che desideri fare?

Puoi accorgerti della loro presenza  perché ci sono degli ambiti della tua vita che ti stanno drenando o dei desideri o bisogni non soddisfatti.

Forse stai sentendo che la tua vita è molto condizionata dalle regole, questo può farti provare rabbia o tristezza , ma  non vorrei che ti sentissi sola o sbagliata.

Le regole sono normali per gli esseri umani, sono delle scorciatoie per la nostra mente, le abbiamo apprese da piccoli o nelle situazioni in cui hanno funzionato  e ora la tua mente ha imparato ad utilizzarle in automatico.

Però usare sempre la stessa regola è come andare in diverse città con la stessa mappa: potrebbe non essere una buona idea! Vero?

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Diventare consapevoli è un ottimo inizio!

Quindi, ti invito a diventare consapevole di quali regole hai in mente, e dei momenti in cui funzionano, e di quando non sono utili, in modo che tu non segua una regola ciecamente, ma solo quando è funzionale.

Ma, c’è un “ma” …quando ci liberiamo delle regole, delle nostre scorciatoie, la vita potrebbe diventare un po’ più complicata : “come posso orientarmi per fare un buon lavoro, avere buone relazioni e per essere la persona che desidero?”

Ti propongo di utilizzare come mappa al posto delle regole i tuoi valori.

I  valori sono la direzione in cui tu vuoi che vada la tua vita e le caratteristiche che vuoi incarnare con le tue azioni.

 Ad esempio: che valore vuoi portare nel tuo lavoro?

Quando io ho compreso che un valore che volevo portare il mio lavoro era quello di aiutare le persone attraverso la psicologia, e che lo potevo realizzare facendo divulgazione, ho compreso che dovevo abbandonare il bisogno che tutto fosse  perfetto perché così facendo avrei prodotto troppi pochi contenuti e non sarei stata di supporto agli altri.

Prenditi del tempo per esplorare i tuoi valori rispondendo a queste domande rispetto ai diversi ambiti di vita:

  • Cosa è davvero importante per me?
  • Che persona desidero essere?
  • Che contributo voglio dare agli altri?

Se diventi ben consapevole dei tuoi valori e sei intenzionale nel viverli, questi diventano una grande fonte di motivazione e gioia, perché a differenza degli obiettivi che si possono raggiungere e dimenticare, i valori non si esauriscono mai: se hai il valore della gentilezza, lo puoi essere sempre, se hai il valore di fare un buon lavoro lo puoi fare sempre.

I valori ti possono fornire una indicazione per orientarti quando sei nella morsa del perfezionismo e rischi di diventare troppo attenta ai dettagli, procrastinare o evitare.

Ora con la tua lista di valori scritta davanti a te ti chiedo: quanto senti di vivere in modo coerente ad essi?

O stai seguendo delle regole che vengono da fuori e non da te stessa?

 Ora però ti invito a lavorare con il perfezionismo in modo più puntuale e rispondere a questa domanda: ci sono delle situazioni in cui la tua parte perfezionista emerge in modo importante? un classico è quello di essere molto controllante sul lavoro e notare tutti gli errori.

Quando la tua attenzione è sugli errori e imperfezioni , ti potresti sentire arrabbiata, preoccupata e provare urgenza nel sistemare la situazione per trovare calma e avere un po’ di respiro dai tuoi pensieri. Sei completamente in trappola!

Ti mostro come puoi liberarti osservandoti senza giudizio

Prima di tutto ti invito ad osservarti e diventare consapevole di questo stato spiacevole, questo impulso ad agire per sistemare le cose oppure l’idea di abbandonare qualcosa perché non puoi farla perfettamente.

In secondo luogo, nota i tuoi pensieri: cosa ti stanno dicendo? “devo sistemare tutto… non posso delegare …devo aggiustare la situazione…non posso farlo bene quindi rimando”

Prova a vedere questi come dei pensieri, ovvero dei semplici eventi nella tua mente, non la realtà assoluta e fare in modo che essi non condizionano i tuoi comportamenti.

Interrogati sui tuoi pensieri e chiediti se sono in linea con i tuoi valori, con ciò che è davvero importante per te e da questa prospettiva scegli l’azione più utile e agisci!

Tutto ciò potrebbe non essere facile, è difficile diventare consapevoli e fare delle azioni diverse da quelle che abbiamo fatto abitualmente, ma ti lascio due consigli:

1-Iniziare con qualcosa di molto piccolo: ad esempio, scegliere di rileggere una volta in meno una mail o di sistemare o di delegare qualche piccolo task.

2-Permettiti di allenarti in questo e avere una mentalità di crescita, attraverso la quale accetti che stai andando avanti un piccolo passo alla volta, e che puoi avere qualche caduta dalla quale ti rialzerai.

Mi auguro che tu possa scoprire che la vita non deve essere necessariamente così faticosa e che nella gioia e nella calma puoi fare un ottimo lavoro! e se hai bisogno di aiuto scopri come posso aiutarti con le tue manie di perfezionismo, e non solo!

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