E se avessi bisogno di più calma nelle tue giornate?
Forse hai bisogno di un ritmo più lento ,o di qualche pausa, e non lo sai.
Qualche giorno fa, a causa di un incidente domestico che mi ha causato una piccola frattura al piede, ho dovuto rallentare i miei ritmi. Quando il medico mi ha prescritto il riposo, ho provato un senso di sollievo e quasi piacere.
Ho potuto permettermi di dire “ora rallento”, ho potuto di permettermi di chiedere aiuto alle persone che ho accanto.
Sì, perché spesso soltanto la malattia fisica o qualcosa di realmente grave ci permette di rallentare, fermarci o chiedere aiuto.
Ti riconosci? Ti suona familiare?
Presta attenzione a questi segnali:
- una sensazione di sopraffazione , di avere tanto da fare
- irritabilità
- infelicità diffusa
- sentire di non avere passioni e interessi
- voler trascorrere meno tempo con gli altri
- sviluppare alcune abitudini poco sane (cibo poco sano,fumo, alcol)
- avere dolori fisici (mal di testa, dolori allo stomaco o muscolari)
- non riuscire a smettere di pensare
- sensazione di essere esausta e insoddisfatta
Tutti questi potrebbero essere degli indicatori del bisogno di avere un ritmo più lento nella tua vita e dello spazio per te.
Nella società attuale, andare a grande velocità, fare tanto e presto, è un valore.
Fare, fare ,fare è un imperativo per potersi sentire accettati. Le agende sovraffollate di impegni sono indicatori di status.
Tutto ciò spesso non è messo nemmeno in discussione, non immaginiamo ci possa essere una alternativa.
Attraverso la mie esperienza, e da quanto osservo nelle persone che mi circondano , ho notato una difficoltà nell’ essere sintonizzati sui messaggi del corpo e della mente, soprattutto quando richiedono una pausa o un ritmo diverso.
Ci sono diversi motivi per cui non diamo ascolto alla richiesta di rallentare:
- perché non abbiamo uno spazio per ascoltarci, quindi le richieste non affiorano
- perché quando arriva questo messaggio proviamo vergogna, ci vergogniamo di avere bisogno di una pausa
- temiamo il giudizio degli altri, ad esempio temiamo che ci considerino “poco efficienti”
- questo messaggio si discosta da alcuni pregiudizi “mi piace il mio lavoro quindi non dovrebbe stancarmi” o “io sono una persona iper attiva, non mi piace stare ferma”
- siamo spaventati di fare meno, entrare in una modalità di vita sconosciuta
- non sappiamo come fare: “Come faccio a fare di meno? Crollerebbe tutto! Rimarrei indietro!”
Con questo articolo ti propongo di prenderti un momento per te, porti delle domande e ascoltare con attenzione e compassione le risposte:
Come mi sento nelle mie giornate?
Voglio davvero sentirmi così nella vita?
Mi piacerebbe avere più spazio nelle giornate o vivere i compiti con un ritmo che mi consenta di goderli?
Le attività che impegnano il mio tempo sono davvero fondamentali e di valore?
Permettiti di rimanere un po’ con queste domande ed eventualmente vedere affiorare paura,tristezza, giudizi, vergogna. Puoi osservarli senza lasciare che offuschino i tuoi desideri.
Potresti sentire emergere il desiderio di prendere più tempo peri tuoi compiti , in modo da svolgerli con pienezza e gradimento.
Potresti scoprire di avere in agenda attività che non aggiungono valore alla tua vita e desiderare altre che invece la renderebbero più significativa.
Potresti scoprire il desiderio di alcuni “spazi di respiro” nelle tue giornate.
Cosa pensi? Qual’ è la tua situazione?
Prova a mettere il focus sui benefici che puoi trarre dal vivere una vita al giusto ritmo:
- la sensazione di vivere in modo più intenzionale e consapevole (quando andiamo veloci si attiva il pilota automatico, viviamo in modo reattivo, con poca consapevolezza)
- provare più piacere
- sperimentare meno stress
- creare relazioni più intime e profonde (anche con te stessa)
Si,ma come fare nel concreto?
Se desideri rallentare, creare del tempo per te, “goderti il viaggio”, allora ti propongo di partire con calma e un po’ di strategia.
Pianifica delle piccole soste, potrebbe trattarsi anche di 10, 15 minuti al giorno , alle quali dare un valore, è tempo per te, per sentirti viva.
Oppure consenti più spazio per i tuoi compiti diminuendo attività che non sono necessarie. Forse avrai bisogno di apprendere attività come rimandare o delegare.
Questo ti potrebbe creare paura, ma imparare a convivere con la paura è importante nella vita, lascia che ci sia e vai avanti.
Sgombrare la mente dall’agire continuo potrebbe fare emergere nuovi pensieri ed emozioni e parlare a te di te. Potresti riscoprire degli interessi o hobby che stai trascurando da tanto.
Forse dovrai comunicare agli altri il tuo bisogno; in questo caso l’ostacolo potrebbe essere il timore del giudizio.
Non potrai mai evitare il giudizio degli altri ma puoi far sì che non influenzi le tue azioni.
Mentre procedi sulla nella tua scelta poni il focus su quanto potrai migliorare la qualità della tua vita e su come puoi ispirare l’altro a fare lo stesso.
Ti invito ad essere gentile e incoraggiante con te stessa e ad impegnarti per creare la vita gioiosa che meriti e puoi avere.
Per approfondire puoi leggere “Metodo Mindfulness“
Mi farà piacere leggere la tua esperienza a riguardo, puoi scrivermi via mail a calabrese_antonella@icluod.com o su Instagram @psicologa_antonella_calabrese
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