Come affrontare la bassa autostima e ritrovare fiducia in te stessa

Ti capita di pensare di valere poco? Di non essere abbastanza? Di sentirti inadeguata o come se ci fosse qualcosa di sbagliato in te? Se la risposta è sì, sappi che non sei sola. Anzi, sei in buona compagnia. Molte persone convivono con questi pensieri ogni giorno, e spesso vengono tutti raccolti sotto un’etichetta comune: bassa autostima.
In questo articolo desidero condividere con te uno sguardo più profondo su ciò che chiamiamo bassa autostima. Non ti offrirò formule magiche, ma strumenti concreti per iniziare a cambiare prospettiva e riscoprire la fiducia in te stessa, anche se oggi ti senti inadeguata. Un passo alla volta.
Bassa autostima: perché la nostra mente tende a vederci sempre “sbagliate”
C’è una cosa importante che devi sapere fin da subito: la mente umana è progettata per garantire la sopravvivenza, non la felicità. Il suo compito è mantenerti in vita, e lo fa restando in costante allerta verso ogni potenziale pericolo. Anche quando quel pericolo non è reale o immediato.
Questo significa che la tua mente è allenata a cercare continuamente tutto ciò che non funziona, tutto quello che potrebbe andare storto, tutto ciò che è sbagliato… compreso in te.
Uno dei pericoli più temuti dalla nostra mente, fin dai tempi preistorici, è l’esclusione dal gruppo. Nei nostri antenati, essere rifiutati significava essere esposti ai predatori, all’isolamento, alla fame. Insomma: alla morte.
Ecco perché il nostro cervello ha sviluppato un sofisticato meccanismo autocritico. Se ci giudichiamo male, ci sforziamo di più per migliorarci, adattarci, rispondere alle aspettative altrui. In questo modo, crediamo di poter evitare il rifiuto e ottenere approvazione.
E spesso, in effetti, funziona. Ci impegniamo, otteniamo consensi, e questo ci dà un rinforzo positivo. Ma a che prezzo?
“Vali poco” è solo un pensiero, non la verità
C’è un concetto fondamentale che voglio condividere con te:
Quel “vali poco” è solo un pensiero. Non è un fatto. Non è una verità assoluta.
Un dato di realtà è qualcosa che puoi dimostrare: portare prove concrete, testimoni, documenti.
Un pensiero è un’opinione soggettiva, spesso influenzata da emozioni, esperienze passate, convinzioni profonde. Non è un fatto. E soprattutto: può cambiare.
Il problema nasce quando confondiamo questi due livelli e iniziamo a vivere come se il pensiero “non valgo nulla” fosse una legge oggettiva.
Molte persone passano la vita a lottare contro questo pensiero. Cercano di vincerlo con il successo, la forma fisica, la carriera. Ma anche quando raggiungono risultati eccellenti, la loro autostima resta fragile, instabile. Un attimo sale alle stelle, un attimo dopo è di nuovo a terra.
La verità è che più ti impegni per combattere un pensiero negativo su di te, più quel pensiero prende forza.
Il paradosso dell’autostima basata sulla performance
Ho vissuto tutto questo sulla mia pelle e lo vedo accadere continuamente in studio. Tante persone arrivano in terapia stremate dalla lotta contro l’idea di non essere abbastanza.
E sai qual è la cosa più triste? Che a volte, per sentirsi “giuste”, sacrificano tutto il resto: la salute, le relazioni, il tempo per sé stesse.
Inseguono standard irrealistici pur di sentirsi a posto con se stesse. Ma anche quando ottengono ciò che desideravano, la bassa autostima non sparisce. E per fortuna, aggiungerei. Perché altrimenti il rischio sarebbe quello di scivolare nell’arroganza, e allontanarsi ancora di più dagli altri.
La vera trasformazione avviene quando, proprio in un momento di difficoltà, le persone iniziano a rivedere le loro priorità, ad ascoltarsi in modo nuovo, a mettere in discussione il modello con cui si erano identificate fino a quel momento.
Una nuova strada: pensieri, valori, emozioni
Vorrei risparmiarti queste montagne russe. Per questo ti propongo un percorso pratico, accessibile, che puoi iniziare anche da sola. Un approccio che lavora su tre livelli:
- Pensieri
- Valori
- Emozioni
Tre aree fondamentali su cui puoi iniziare a costruire una relazione più sana con te stessa.
1. Lavorare sui pensieri: osserva, non combattere
Il primo passo è riconoscere la natura dei tuoi pensieri. Se riesci a vedere che quei “non sono abbastanza”, “non valgo nulla” sono solo opinioni della tua mente, puoi iniziare a non identificarti più con essi.
Esercizio pratico:
- Scrivi su un foglio: “Non valgo nulla”.
- Poi riscrivilo: “Sto avendo il pensiero che non valgo nulla”.
Guarda quel foglio a distanza. Quella frase è solo… una frase. Una costruzione mentale. Non sei tu.
Ripetere questo esercizio con regolarità aiuta a creare distanza emotiva dai pensieri invalidanti. Inizia a sviluppare la capacità di osservare ciò che pensi, senza combatterlo, senza giudicarlo.
Nel tempo, questa consapevolezza ti permette di scegliere quali pensieri seguire e quali lasciare andare.
2. Scoprire i propri valori: torna a ciò che conta davvero
Spesso ci sentiamo inadeguate perché seguiamo obiettivi che non sono i nostri. Magari sono aspettative familiari, modelli sociali, standard esterni.
La vera forza interiore nasce quando allinei le tue azioni con i tuoi valori profondi.
Esercizio pratico:
Immagina di avere 84 anni. Hai vissuto tutta la vita come stai vivendo ora. Rispondi a queste domande:
- Nei miei anni ho dato troppa importanza a…
- Negli anni ho dato troppa poca importanza a…
La prima risposta ti mostrerà le paure che ti stanno guidando.
La seconda ti rivelerà ciò che desideri davvero.
Molte persone mi raccontano di rimpianti legati a:
- il poco tempo con amici e famiglia
- la salute trascurata
- il lavoro dei sogni mai iniziato
Ciò che ti manca può diventare un obiettivo ispirato dai tuoi valori.
Quando agisci seguendo ciò che per te ha senso, ti senti viva, coinvolta, piena di energia.

3. Gestire le emozioni: il coraggio è attraversare la paura
Ora che hai più chiarezza sui tuoi valori, potresti sentirti motivata a cambiare. Ma è qui che entrano in gioco le emozioni difficili. Perseguire ciò che ti importa davvero spesso richiede di uscire dalla tua zona di comfort. E questo attiva paure, dubbi, sensi di colpa.
Il punto non è eliminare queste emozioni, ma imparare a stare con esse senza farti bloccare.
Ricorda:
- La paura è normale quando ti avvicini a qualcosa che conta.
- Non durerà per sempre.
- Ogni passo che fai nonostante la paura rafforza la tua autostima autentica.
Il coraggio non è essere senza paura. È scegliere di agire malgrado la paura. E scoprire, passo dopo passo, che sei molto più forte di quanto credi.
Conclusione: la bassa autostima non è un destino
La bassa autostima non è una condanna, né un’etichetta fissa. È solo un momento, un pattern mentale che puoi imparare a osservare, accogliere e trasformare.
Non si tratta di “diventare perfette”. Ma di iniziare a volerti bene così come sei, anche nei giorni in cui ti senti fragile, insicura o stanca.
Se quello che hai letto ti risuona, se senti che è il momento di iniziare a costruire un rapporto diverso con te stessa, sappi che puoi farlo. Anche accompagnata.
Scrivimi per prenotare una chiamata conoscitiva: sarò felice di ascoltarti, capire dove ti trovi e valutare insieme come posso aiutarti.
Meriti di sentirti abbastanza. Anche oggi. Anche così come sei.
“Non dobbiamo diventare qualcun altro per valere qualcosa. Siamo già abbastanza, anche quando non ce ne accorgiamo.” Anonimo
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